31 dicembre 2008

2009 - Bufalo

Si può dire che quest'anno siamo fortunati perché festeggiamo l'anno nuovo in doppio? Diciamolo :-). Tra qualche ora una prima volta, con un tradizionale conto alla rovescia molto occidentale. Il 26.01.2009 la seconda volta, quando si festeggerà il nuovo anno secondo il calendario cinese. Il 2009 sarà, appunto, l'anno del Bufalo.

I festeggiamenti per il nuovo anno cinese, durano circa una quarantina di giorni e nel nostro cortile sono iniziati il 26.12. E' stato organizzato uno spettacolo tipo "La corrida - dilettanti allo sbaraglio", con tanto di palco e presentatore. Non appena abbiamo sentito musica a un volume assurdo e distorta (come sempre in Cina....e per fortuna c'era il tecnico del suono!) siamo scesi a mischiarci con i nostri festanti co-condomini.



Il presentatore. Da notare in alto a sinistra, l'anno
e il bufalo stampati al contrario


Bimbe impegnate a distruggere
la coreografia della maestra di ballo


Il "virtuoso" del violino

Purtroppo il piccolo Paganini era ancora uno stridulo principiante e la macchina fotografica ne ha risentito....rompendosi. Di conseguenza non possiamo allegarvi le foto della cantante di opera di Beijing, del mangiatore di fuoco, della maga, dei giocolieri ecc. ecc.
Che vicini artistici che abbiamo, chi l'avrebbe mai detto?

E abbiamo anche svelato il mistero dell'allenamento danzerino assiduo, delle sciure del palazzo.




...e a questo punto, citando una cara amica, non ci resta che augurarvi:
UNA BUONA FINE 2008 E UN ANCOR MIGLIORE
INIZIO 2009!

30 dicembre 2008

Mii la Wii !!

[Messaggio Promozionale]


Bella, Bellissima, Magnifica Wii!!
E' arrivata da pochi giorni ma è già nei nostri cuori.
La nostra piccola amica bianca che allieta le nostre serate e parte delle nostre giornate è un piccolo gioiellino. Senza troppe pretese ma simpatica.
Ma perchè siamo così entusiasti?

Primo, il sistema di controllo. Al posto del classico joystick e/o pad c'è il remote controller, senza fili, con dei sensori di posizione. Questo vuol dire che potete muovere il vostro braccio e il movimento viene riprodotto dal vostro alter ego virtuale sullo schermo. Ad esempio giocare a tennis diventa quindi una questione fisica di diritti e rovesci da eseguire realmente con il comando in mano e la boxe è un tirare fendenti, ganci e dritti all'aria.

Ovviamente un gioco così fisico necessita di spazio e come ben sapete il nostro appartamento non è che ne offra molto... per cui abbiamo dovuto un po' risistemare la sala e spostare il divano in corridoio. Qualcuno ha bisogno un divano? Come nuovo, ottimo prezzo, spedizione non inclusa.

Secondo, i Mii. I Mii sono i vostri alter ego virtuali. Come sapete nei giochi c'è sempre il problema di scegliere il personaggio, dargli un nome, cambiargli il costume, ecc. Ecco il tuo Mii risolve il problema. Si crea un personaggio (o molti) una volta sola e si usa sempre quello in tutti i giochi. La cosa divertente è che ovviamente si possono personalizzare... Vi presento Miipat e Miiro:


Altra chicca: i Mii possono essere salvati sul comando e possono essere trasportati con voi quando andate a giocare dagli amici... geniale!

Terzo, la Wii Fit (fittina per gli amici). Questo è un gioco che bisogna comprare a parte e comprende una pedana che assomiglia, anzi è, una bilancia precisa. Molto precisa, tanto da capire come si sposta il baricentro del tuo corpo. Il gioco (ma chiamarlo gioco è un po' riduttivo) diventa il tuo personal trainer e sfrutta queste informazioni in una varietà di modi molto interessanti e variati per cercare di farti diventare (o tornare) fit, in forma.
I "giochi" comprendono lezioni di yoga con istruttore, lezioni di aerobica sempre con istruttore, giochi per migliorare l'equilibrio tipo sci, salto dal trampolino, colpire palloni (e non i panda) con la testa e altri. E poi c'è la sezione dedicata al miglioramento della forma fisica con la corsa, l'hoola hop e lo step, per citarne alcuni. Tutte le attività sono ben fatte e motivanti, con i vari personaggi che incitano a migliorare e si complimentano per i progressi.
Per ogni attività svolta vengono guadagnati dei punti fit che vanno in un salvafit. Alla fine degli esercizi c'è il controllo del peso con tanto di storia e grafico dell'andamento del peso rispetto all'obbiettivo che ci si è prefissati.
Davvero un soft ben fatto. Ottimo.
(Figuratevi che ho cominciato a fare yoga, il che è tutto dire... :-) (NdRo dovreste vederlo come gli viene bene la posizione dell'albero!:-))

Per ora è tutto, dovete scusarmi di nuovo, c'è il mio trainer che mi chiama... ;-)

PS. A chi stà aspettando una risposta... prometto che nei prossimi giorni rispondo a tutti...

(NdRo No, la Nintendo non l'ha pagato:-))

26 dicembre 2008

Buon Natale!

Buon Natale a tutti!
Ah... come dite? ah, è già passato? Ops, scusate il ritardo...
Com'è passato il Natale qui? Beh, è passato senza nemmeno arrivare.
Sarà che il clima quasi autunnale (di giorno giriamo ancora in maglietta corta) non aiuta a entrare nell'atmosfera, sarà che le musiche natalizie nei ristoranti e le commesse con il cappellino di babbo natale nei supermercati non bastano (NdRo o forse è perchè si sa che è solo a scopo commerciale?), sarà che gli alberi di natale non hanno ancora capito a cosa servono ma soprattutto come si fanno (vedi foto sotto), sarà che non c'è nessun prepese vivente, o forse sarà perchè il 24 pomeriggio nessuno fa aperitivo... fatto stà che non l'abbiamo sentito molto.

Noi ci siamo arrangiati come abbiamo potuto. Quindi il 24 sera aperitivo con un bianco made in china bevibile (non ho detto buono, ho detto bevibile, che già è una rarità) e gran cenone a base di risotto. Il 25 sveglia presto (per aprire i regali? No, quelli li avevamo già aperti qualche giorno prima) per andare a Hua Qiang Bei - la strada dell'elettronica - a fare qualche commissione (cara CB il regalo di natale stà arrivando...). Gran pranzo di Natale a base di sushi e noodles presso l'Ajisen Ramen, una nota catena di ristoranti japponesi.
Serata in famiglia a casa con la mezza idea di andare al concerto del primo (così pare) gruppo metal cinese, ma scartata in favore di una serata a giochi di società (NdRo avete mai sfidato una console a scarabeo in inglese? secondo me si inventa le parole).
Insomma un natale quasi normale.

Ma i regali? Ebbene, Gesù Bambino ha avuto qualche problema con i visti per entrare in Cina (NdRo Giuda deve aver di nuovo fatto la spia...ma a Natale mica si deve essere tutti più buoni?), ma alla fine è riuscito a entrare di sfroso a portarci i regali. E che regali!

Dato che comincia a far freddo alla sera, il caro Bambin Gesù ci ha fatto trovare un bel paio di paia di calde calde pantofole:


E siccome abbiamo fatto i bravi quest'anno, ci ha fatto anche pervenire un regalo che volevamo da tempo: una Wii!! Eccezionale! Per chi non lo sapesse, è una console da gioco stile playstation e xbox, forse non così potente, ma di sicuro divertentissima. Prossimamente vi farò un post dedicato a lei. Troppo bella! (NdRo per la rubrica del "chi se ne frega" mentre eravamo nel negozio, c'erano due monaci taoisti che trattavano l'acquisto della PSP....le vie dell'intrattenimento virtuale sono infinite)

Ora devo scappare, il mio istruttore di yoga mi stà aspettando... ;-)
(NdRo vai, vai che se no ti sgrida! :-))
Alla prossima

17 dicembre 2008

Spirito natalizio made in China

La Cina è da sempre una nazione senza una religione ufficiale. Malgrado ciò le più praticate, post rivoluzione culturale, sono buddismo e taoismo. Solo una minima parte della popolazione è cristiana. Ma per amore del commercio i cinesi sposano qualsiasi causa, anche quella di Gesù Bambino e Babbo Natale. Di fatti gli addobbi che si trovano in giro sono proposti dai negozianti e dai vari shopping mall, non dalla municipalità.


Un classico sono gli adesivi di
Babbo Natale sulle porte d'entrata dei negozi

Albero di Natale fatto con....

..bottigliette d'acqua! Che sia l'acqua ufficiale
di Babbo Natale?

Si va dagli addobbi semplici...

...ad ambientazioni più ricercate


Per gentile concessione del corpo
di ballo di Babbo Natale, vi offriamo questo filmatino.
Jingle Bells e Buon Natale a tutti voi!


(è un po' una cacofonia, lo so...ma se aguzzerete l'udito, scoprirete su
quale canzone in particolare danzano le sgambettanti signore )



12 dicembre 2008

Yangshuo - Il ritorno

Domenica, è ora di tornare. Alle 17.30 siamo in strada ad attendere il bus che ci porterà a Shenzhen. Il nostro agente ci chiama per dirci che il numero del bus datoci nel pomeriggio è cambiato e ci comunica il nuovo numero. Attendiamo, attendiamo... e, incredibile ma vero, arriva! [Mezzora in ritardo... NdPat]
Subito la gente (tipico di qua) fa a spintoni per salire per prima, come se il bus partisse senza di loro. Arriva il nostro turno di salire, diamo il nostro biglietto e ci viene rifiutato, una ragazza che parla due parole d'inglese ci traduce che il bus è pieno. Ma come?!? Chiamiamo l'agente di viaggio e gli passiamo quello che pare il responsabile sul bus, parlano tra di loro e poi ci spiega che il bus che doveva portare noi è rotto, che ci faranno salire comunque su quello pieno, che ci porterà in un altro posto (circa un'ora di strada) dove saliremo su un nuovo bus. [Cominciamo bene... NdPat]

Siamo circa una ventina nella stessa situazione e ci sediamo ovunque (per terra nei corridoi, sui gradini, ecc.). Ma non partiamo perché... nel frattempo è arrivata la polizia! E' illegale viaggiare così (ma dai?:-)), quindi inizia la discussione, vengono addirittura ritirati i documenti ai due "capi" del bus e alla fine niente da fare, non si parte (probabilmente non si sono accordati sulla cifra della mazzetta), tutti giù. La ragazza che parla due parole d'inglese ci spiega che faranno arrivare lì il nuovo bus. A questo punto decidono di dividere i passeggeri, chi va a Dongguan su uno e chi va a Shenzhen sul bus in arrivo, così si va diretti e si recupera il tempo perso. La ragazza che parla inglese va a Dongguan, ma prima di partire ci mette sotto l'ala protettrice di un'altra ragazza che parla però solo mandarino, ci intendiamo un po' a gesti e un po' con quel poco di mandarino che sappiamo (che ridere!). Con 2 ore di ritardo sull'orario prestabilito, il nostro bus arriva e possiamo partire!

l'attesa

Partiamo, ma dopo 5 minuti d'orologio siamo già fermi e dal finestrino vediamo passare l'autista e il suo vice con pezzi di ricambio... mmm... devono averci comunque rifilato il bus rotto. 10 minuti dopo ripartiamo, ma continueremo ad andare a tappe "tecniche" per varie ore. Fermata in mezzo al nulla per fare i bisogni (fermata a richiesta perchè sul bus non c'è il wc) in un gabinetto pubblico dove ho fatto finta di non vedere, sentire e odorare, dopo di che un'ultima deviazione nel cuore della notte in un paesino dove c'è un'officina, nella quale ci viene cambiata la cinghia. [Finalmente! Comunque in questi casi si può notare l'efficienza dei cinesi. Probabilmente era circa la una di notte, ma l'officina era ancora aperta!-NdPat]
Da lì via diretti fino a Shenzhen.

Le cuccette non sono male (per me che sono piccola e portatile) ma io non riesco a chiuder occhio. La condizione delle strade è così pessima, ma così pessima, che secondo me buona parte del tragitto l'abbiamo fatto su strade sterrate. Il Pat, beato lui, mi dirà invece che ha dormito comunque. [Se c'è da dormire, io dormo! :-) NdPat]


Le cuccette del bus

E dopo una notte turbolenta passata in viaggio, ecco comparire all'orizzonte la nostra cara Shenzhen... [con sole 4 ore di ritardo! NdPat]
Il treno era decisamente meglio...

11 dicembre 2008

Yangshuo - Il soggiorno

Ci dirigiamo da Guilin a Yangshuo con un bus di linea. Siamo in piena campagna e, oltre che dal paesaggio, lo si vede nel modo più semplice di essere e vestire della gente.


fermata tra Guilin e Yangshuo



anatre spiumate e pronte per la padella,
caricate tutte nel bagagliaio del nostro bus
insieme alle valige


Dopo circa 45 minuti di bus arriviamo a Yangshuo e che dire... è proprio bella. La cittadina è diventata con gli anni tanto turistica, ma malgrado ciò è ancora molto tranquilla, solo 40'000 abitanti che rispetto ai 12 milioni di Shenzhen non sono nulla. La sua particolarità è quella di essere circondata da pinnacoli e picchi, alti fino a 200 metri, e campi. E nessun gratacielo, evviva!
[Davvero spettacolare! NdPat]


Yangshuo


E' così vivibile che noleggiamo delle biciclette per girare i suoi dintorni. Siamo anche fortunati perché la ragazza di Fabian (cugino di Paul) qui è nata e cresciuta e ci fa da guida.

Il paesaggio è davvero mozzafiato e la calma e bellezza difficilmente sono descrivibili da poche righe di testo e foto. Peccato solo che fosse leggermente nuvoloso... Ma ciò nulla toglie alla bellezza del luogo.
[Forse le contadine che si mettono in posa per le foto e poi chiedono soldi, un po' tolgono... NdPat]






Dopo un'oretta cediamo le biciclette e ci imbarchiamo su delle zattere, per un'escursione sul fiume Li. In fondo al fiume troveremo le nostre bici ad attenderci. Per una volta c'è da dire che i cinesi hanno fatto le cose per bene.
La gita con le zattere pare un "all inclusive": incontriamo le zattere bar fornite di frigo box per tenere al fresco le bibite, la zattera grill che ti vende gli spiedini, i fotografi con la zattera fornita di computer e stampante dove puoi comprare la tua foto sul momento (stile montagne russe di gardaland...). Anche qui i cinesi si distinguono come chiassosi. Alla partenza vendevano quelle che io pensavo fossero pompe ad aria, per gonfiare le gomme delle bici, e che invece risultano essere delle "pompe" ad acqua. Si danno battaglia da una zattera all'altra, urlando, facendo casino, cadendo in acqua con macchine foto e telefonini, correndo il rischio di annegare, dato che non sanno nuotare. Uno show.


zattera per sviluppo foto e, in secondo piano
con ombrellone verde, zattera buvette

Ma lo show più bello è dato dal panorama che scorre davanti ai nostri occhi. Malgrado quello che succede sulle altre zattere, noi riusciamo a goderci il paesaggio, che relax!


[NdPat] Piccola nota di colore: il fiume è relativamente pulito e durante la discesa sul fiume occasionalmente incontriamo qualche bottiglia di birra galleggiante lasciata dalle zattere che ci precedono. All'unisono pensiamo che sia peccato rovinare così questo bel paesaggio. Fortuna vuole che il nostro barcaiolo sia ecologico e pertanto si avvicina alla bottiglia. Dentro noi pensiamo "che bello, almeno loro che ci vivono, ci tengono al fiume...".
Il capitano si avvicina alla bottiglia la prende al volo, la riempie completamente e la fa affondare...
Non c'è speranza...

La sera andiamo a vedere uno spettacolo open air sul fiume, come sfondo i pinnacoli. Ce lo vendono come un "must" e con dei meravigliosi fuochi d'artificio finali e, su consiglio di Tiffany (nome inglese della ragazza di Fabian), decidiamo di prenotare i biglietti. Vi diamo un consiglio spassionato: se capitate da quelle parti non andateci, noi i fuochi d'artificio li stiamo ancora aspettando ora e lo spettacolo è tutto parlato e cantato in cinese, perciò non si capisce nulla. Inoltre i cinesi anche qui continuano a parlare e disturbare [oltre che alzarsi, parlare al telefonino e fare milioni di foto - NdPat].

Le ore dopo lo spettacolo le passiamo a bere in uno dei tanti bar della "west street". Che è famosa perché negli anni 70-80, quando fare il turista in Cina era privilegio di pochi, questo era l'unico posto in Cina ad offrire pietanze occidentali. Peccato che con l'apertura verso l'occidente e con il conseguente maggior afflusso turistico, il tutto sia ora molto forzato e risulti un po' fasullo (business is business). Come d'altronde tanti altri posti in giro per il mondo divenuti con il tempo troppo turistici...



Purtroppo la domenica abbiamo il bus ad un orario che non ci permette di fare grandi cose e quindi passiamo la giornata a fare quello che ci si aspetta da noi, i turisti. Passeggiamo tra le bancarelle del mercato (dove il Pat comprerà un erhu, violino a due corde tipico cinese), curiosiamo nei negozietti, facendo tappa ogni tanto in un bar per dissetarci perché contrattare i prezzi mette sete.


Non sappiamo perchè, ma Osama era in pole position in ogni
bancarella di t-shirt disegnate a mano
[Bush invece stranamente non c'era - NdPat]



Mao memorabilia

E in un attimo è già ora di tornare a casa... ma ci siamo già ripromessi di tornarci da queste parti! E' stata proprio una bella fuga dalla città ed è stato interessante vedere uno scorcio di una nuova faccia, tra le tante, di questa Cina che è solo per minima parte (tenendo conto di superficie e popolazione) "moderna" e "metropolita".

Ma non è ancora finita, la vera avventura comincia ora... con il viaggio di ritorno...
(Continua...)

10 dicembre 2008

Yangshuo - L'andata

Yangshuo - Turisticamente questa città è più conosciuta come Guilin, che è la città più vicina dotata di stazione ferroviaria (e nient'altro da offrire) ma che le porta via ingiustamente la fama di paradiso naturale.

Avevamo già provato ad andarci durante il Moon Festival e una seconda volta durante le vacanze nazionali ma non c'era stato nulla da fare. In Cina le prenotazioni ferroviarie con relativo acquisto biglietti, si possono fare solo con al massimo 5 giorni d'anticipo sulla data di partenza desiderata... sì, ma come mai al giorno dell'apertura delle vendite i biglietti erano già esauriti? Forse perché i biglietti vengono venduti (a prezzo maggiorato, ovvio) alle agenzie di viaggio, che poi li rivendono (a prezzo ancor più maggiorato, ovvio)? Forse che sì.
[Sono furbi questi cinesi... NdPat]

Ma fa niente, questa volta ce l'abbiamo fatta. Siamo andati con il Paul (ricordate? Dongguan?) che pure voleva recarsi a Yangshuo a trovare suo cugino che vive lì da 5 anni, e ne abbiamo approfittato per fare il viaggio, con relativo battesimo delle cuccette cinesi, assieme.
Partiamo un venerdì sera di metà ottobre con un treno fino a Guangzhuo (ex Canton), ci troviamo con Paul, saliamo sul treno notturno e prendiamo possesso delle nostre cuccette. Dopodichè ovviamente ci dirigiamo al bar dove conosciamo un ragazzo australiano e si fa serata assieme.
Il bello di questo treno è che parte la sera da Shenzhen-Guangzhuo, viaggia per tutta la notte attraverso le distese cinesi e alla mattina alle 6 ti ritrovi fresco fresco direttamente a Guilin.

Cosa vediamo durante il tragitto Shenzhen - Guangzhou (veloce eh?)







il piazzale della stazione di Guangzhou


(scusate le poche foto del viaggio... da Shenzhen a Guangzhuo non c'era molto da vedere e da lì in poi è diventata notte)

L'organizzazione è ottima, ogni comparto (noi avevamo le cuccette più economiche, dette hardsleep, che corrispondono ai letti cinesi che sono duri come il legno... ma si dorme di un bene!) è dotato di 6 cuccette, thermos con thè verde, lenzuola, cuscini, piumoni, ecc. Il treno fa diverse fermate, ma non ci preoccupiamo, i bigliettai ci hanno ritirato il biglietto ad inizio viaggio e verranno a svegliarci un po' prima dell'arrivo alla nostra stazione. Efficenza cinese.
[Per una volta siamo decisamente sorpresi positivamente! NdPat]

Pat ed io avevamo le cuccette nell'attico al terzo piano, che qui non si vede

Arriviamo a Guilin e subito veniamo assaliti da "guide" che vogliono venderti di tutto e di più. Pat ed io non avevamo ancora il biglietto del rientro e quindi ci dirigiamo a comprarlo. Siamo in colonna alla biglietteria quando un "agente di viaggio" gentilmente ci avvisa che il treno per rientrare a Shenzhen domenica sera è pieno e che ci tocca rientrare in bus... e guarda caso lui vende i biglietti del bus! Decidiamo di credergli anche perché volevamo provare l'esperienza dei bus con cuccette e acquistiamo i biglietti da lui, la cosa positiva è che si parte da Yangshuo direttamente, si fa tappa a Dongguan e poi a Shenzhen. Ci dà la ricevuta (che fa da biglietto), ci indica su una cartina (che poi ci tocca acquistare) da dove partiremo e ci dice di chiamarlo il giorno dopo così ci dirà il numero del nostro bus. C'è da fidarsi? Decidiamo di si, tanto ha un ufficio e se proprio, sappiamo dove andarlo a cercare...



Di corsa prendiamo il bus che ci porterà da Guilin a Yangshuo e...
(Continua...)

05 dicembre 2008

Kampuchea!

Tanti saluti dalla Cambogia!

[Speculavamo sul fatto che i cugini cambogiani publicassero per primi le foto ma dato che sembrano un po' lenti... eccovi un breve sommario fotografico dei bellissimi momenti passati in terra Cambogiana. Enjoy!]

[Ah, sì... per chi non lo sapesse, siamo andati 10 giorni in Cambogia a trovare i nostri cari amici Giò e Joerg]


In volo verso la Cambogia! (Qua a dir la verità ci eravamo già sopra)

Benvenuti nel caos di Phnom Penh!
Strada di città

Se avete bisogno un nuovo impianto HiFi o una televisione, c'è la via dell'elettronica

Fuori dalla città, una tipica casa su palafitta (nella stagione delle piogge si alza l'acqua...)

Visita ad un villaggio flottante (sul lago Tonle Sap)

Mercato flottante

Da non credere: campo da basket flottante

E come poteva mancare? Chiesa flottante
(strano che non ci fosse anche un McDonald flottante...)

Il giorno dopo a Siam Reap. La spedizione è pronta per la visita ai templi

Tempio nella foresta (non vi ricorda Tomb Raider?)

Il famoso Angkor Wat

Tempio di [...]-Settimo

Chi non fotografa in compagnia...

Altro tempio (il preferito di Lara Croft)

La natura alla riconquista dei suoi spazi
Tempio Bayon (concorso: quante facce di Buddha vedete? - Ndro)

La spedizione comincia ad essere stanca dopo una giornata di camminate (e di spiegazioni sui vari regni...Javaraman VI o VII? - Ndro)

Due monaci buddisti aspettano il tramonto in cima alla collina...

...assieme a due bus di turisti cinesi...

Ed eccolo: il tramonto!

Ritorno a Phnom Pehn, il palazzo reale

Ritrovo con il resto della spedizione

E dopo cotanta cultura è ora di andare al mare! (Sihanoukville)

I bungalow che ci hanno ospitato per 2 notti a Bamboo Island

Spiaggia, mare, cosa si vuole di più?

Ah sì, forse un bar...(chiedete al Pat quanto è solido il pavimento del citato bar...ghghgh - Ndro)

Certo che i tramonti li sanno fare bene qua in Cambogia!