25 agosto 2008

Il pacco - parte 2

Signore e signori....ecco il pacco!!



Alla fine è stato più semplice del previsto, e siamo anche stati aiutati un po' dal destino. Una sera aspetto il Pat sul piazzale antistante l'entrata alla "free trade zone" dove lavora, dotata di avviso postale e vocabolario italiano-cinese (che non si sa mai, magari vien utile). Arriva il Pat e vede, sullo stesso piazzale (e non è cosa ovvia in mezzo alla massa di cinesi), un suo ex collega cinese, che parla un po' d'inglese a cui abbiamo chiesto cosa diceva l'avviso. In pratica il pacco era depositato nel piccolo ufficio postale vicino a noi (piccolo, ma efficiente a questo punto) e per ritirarlo, bastava presentarsi con un documento. Detto, fatto.

Per la cronaca, il pacco è stato aperto dalla dogana cinese, si vede che i solerti addetti non credevano al contenuto dichiarato dalla Oli (newspapers and books) e han fatto bene! :-) Perchè, in effetti, non conteneva solo quanto indicato. Grazie Oli!

20 agosto 2008

Il pacco - parte 1

Il giorno in cui abbiamo prenotato il volo per tornare in Ticino, mi scrive la Oli (a quel momento ancora ignara del rientro) dicendomi che mi aveva mandato un pacchetto. Tempo di consegna stimato dal postino ticinese, circa 2-3 settimane. Ovvero durante la nostra assenza. Ci chiedevamo chissà se anche qui in Cina mettono gli avvisi nella casella come da noi? Oppure se continuano a passare giorno dopo giorno, finchè qualcuno finalmente gli apre la porta? Chiediamo a un ex collega del Pat che parla un po' d'inglese...non sa come funziona, dice che forse basta avvisare l'amministrazione del palazzo che, di conseguenza, avvisa i vari guardiani alle entrate del complesso. Una parola, nessuno parla inglese e il mio mandarino si limita a 3-4 parole, del tutto inutili in questo caso. Mi presento nell'ufficio con vocabolario, agenda e bigliettino con l'indirizzo. Rebus 7-3-9 ovvero assenti (mostrato sul vocabolario) 3 settimane (mostrato sull'agenda) e l'indirizzo per fargli capire quale appartamento sarebbe stato vuoto per quel periodo. Non è servito a un gran che, ma l'impiegato dell'amministrazione deve aver pensato che volevo comunicargli una cosa importantissima perchè ha chiamato col telefono qualcuno che parlasse un po' d'inglese e me l'ha passato. Io ho spiegato, non so cos'abbia capito il mio interlocutore e, di conseguenza, cos'abbia raccontato all'impiegato. E di fatti tutto questo non è servito (ma è più probabile che non ci siamo capiti), perchè è passato anche l'uomo del gas (a leggere il contatore) e nessuno gli ha detto che non c'eravamo. Amen.

Comunque al nostro rientro, nella cassetta della posta abbiamo trovato questo



per deduzione ho pensato, ma anche sperato, che fosse un avviso della posta e di fatti, facendo una ricera con il vocabolario, trovo conferma che i due caratteri in alto al centro significano Posta.

Ora dobbiamo solo provare ad andare nel piccolo ufficio postale qui vicino, sperando che il pacco ce l'abbiano loro e che non ci debbano comunicare niente e/o mandare da un'altra parte, perchè se no ci sarà da ridere!
Vi racconteremo com'è andata.

Rieccoci!

Et voila di nuovo a casa in Cina. Vacanze intense, sotto tutti i punti di vista da quello emotivo a quello culinario e di conseguenza volate...peccato che non volino via anche i kg presi in abbuffate a base di pane, formaggio, pane, salumi, pane, kebab, pane, pizze, pane.

Tra il Ticino e Shenzhen, solita tappa di rito a Hong Kong, dove siamo atterrati verso le 07.30 di lunedì mattina. Questa volta, per questioni di tempi di consegna del passaporto per il visto in agenzia (entro le 10.00 del mattino, se lo si vuole riavere il girono dopo), dall'aeroporto al centro abbiamo preso l'airport express che in 20 minuti ti recapita in stazione Central (in bus ci si mette circa un'ora), il costo del biglietto è di HKD 100.00 (circa sfr. 30.--). Mica regalato, ma in compenso se arrivi a Central e ti accorgi di avere il natel scarico....non c'è problema! Ci pensa il mobile phone charger.



Io ero stravolta per non essere riuscita chiudere occhio in aereo, malgrado le 2-3 ore di sonno di sabato notte, tanto d'addormentarmi a un tavolo di un Mc'Donalds, dove siamo andati dopo l'agenzia del visto, alla ricerca di refrigerio e in attesa che ci consegnassero la stanza in albergo. Avevo già comunicato a tutti (cioè al Pat) che sarei andata a letto al più tardi per le 20.30 ma poi...non si bene come, siamo finiti nel quartiere di Wan Chai...abbiamo trovato questo pub...di li a poco sarebbe iniziata la quiz night...e mica potevamo andarcene tra una domanda e l'altra, non si fa così! Anche se erano quasi tutte di "cultura" generale inglese, cinese o australiana, di fatti l'occhio scappava involontariamente sul foglio di risposte del nostro vicino di tavolo australiano. Com'è andata? Ultimi...ma parimerito con diversi altri, eh!
E alla fine siamo crollati nel letto che era mezzanotte.

08 agosto 2008

Dove siamo finiti?

Diciamo che...siamo molto più vicini di quel che possiate pensare...praticamente...dietro l'angolo. Perchè a sto giro, tra il viaggio in Corea e la solita tappa ad Hong Kong, abbiamo infilato una piccola, ma piccola eh, deviazione di percorso decisa last minute in direzione Ticino. Solo una toccata e fuga, e tra qualche giorno saremo di nuovo su un aereo che ci riporterà ad Hong Kong.