23 settembre 2008

Du iu spik inglish - part for

Questa volta l'articolo o post, come lo si voglia chiamare, sarà corto ma intenso. Vi allego un link dove sono raccolte mille di mille di foto di cartelli cinesi con relativa scritta in un inglese, un po'...diciamo...folcloristico! L'articolo è apparso sul numero odierno del Shenzhen Daily, unico giornale in lingua sassone di Shenzhen e, malgrado non sia sempre attendibile ed è più o meno autorevole, questa volta lo ringraziamo doverosamente per il meraviglioso contributo portato al nostro blog. Buon divertimento e alla prossima puntata.

http://szdaily.sznews.com/html/2008-09/24/content_349210.htm

p.s. da parte alle foto c'è un altro articolo che parla di annunci o cartelli con traduzioni inglesi, prese da oll over de uorld, basta cliccarci su per ingrandirlo ;-)

21 settembre 2008

Stiamo bene

Picccolo annuncio doveroso, visti i mail arrivati. Non siamo andati a fare 4 salti in discoteca, di conseguenza non eravamo nemmeno in quella bruciata di cui si parla nelle notizie. Abbiamo trascorso un week end piuttosto casalingo e tranquillo, cucinando, guardando film e andando a fare massaggi, perciò siamo vivi e vegeti! :-)

20 settembre 2008

Week end lungo

Lunedì scorso era vacanza, per via dei festeggiamenti alla luna. All'inizio avremmo dovuto andare a far visita ad un altro Ti-cinese di passaggio per un mese in Cina, ma siamo stati avvisati all'ultimo momento che non ci sarebbe stato. Abbiamo tentato di organizzare d'andare altrove, ma così, 2 giorni prima...era un po' tardi e quindi siamo rimasti qui. Ecco come abbiamo approfittato di questo week end lungo.

Sabato
Il Pat doveva fare acquisti d'elettronica e così siamo andati a Huaqiang Bei, la strada dell'elettronica. Oltre ai soliti centri commerciali specializzati nel ramo, ci sono un paio "mercati" ovvero palazzi da 9-10 piani con infiniti bugigattoli per piano che vendono di tutto, anzi di più. Dal componente più piccolo al computer fatto e finito, passando per led, schede ram, hard disk e chi più ne ha ne metta. ovviamente i prezzi sono da trattare e quindi ci abbiamo messo un po'. Dopo di che ci siamo incamminati verso il Diwang Building, il palazzo più alto di Shenzhen, dal suo 60esimo ed ultimo piano si può vedere Hong Kong.

lui è il Diwang


Ma la giornata era dotata di cappa di smog e non siamo saliti, si paga e sarebbe stato sprecato.

tramonto nello smog


Dopo aver girovagato un po' ed aver assistito ad un concerto della Sade (chi se la ricorda?) nazionale in una piazzetta, siamo finiti in un pub. Dove abbiamo terminato la serata guardando il match Liverpool - Manchester United sui grandi schermi presenti, trangugiando una qualche birra e ascoltando le avventure di un losco individuo dal nome John, che si è seduto al nostro tavolo. Si va bene, non era proprio losco....diciamo più....ganasa.



Domenica
Abbiamo pensato d'andare allo Xianhu Botanical Garden, anche detto Fairylake Botanical Garden.
Dovete sapere che non è sempre ovvio trovare come raggiungere i vari luoghi di Shenzhen, perché alle fermate dei bus è tutto scritto in caratteri cinesi e in internet si trovano ben poche informazioni. In questo caso, però, ero riuscita a scovare un paio di numeri di bus che portano al giardino ma...chissà da dove transitavano? Ragionamento fatto da noi..andiamo alla stazione ferroviaria principale, da li forse uno di quei bus passerà....le ultime parole famose. Dopo aver girato invano per un po' anche le strade attorno alla stazione, sotto la stecca del sole e la cappa d'afa, ci decidiamo per un taxi. E dopo 2 strade cosa incrociamo? Ve lo lasciamo immaginare.

Ne è valsa la pena, il posto è grande, c'è un lago, un monastero buddista in collina, un paio di pagode, il giardino botanico (ovvio) e altre cose che adesso non ricordo. Siamo tornati a casa la sera stanchi ma contenti della piccola fuga dalla città.

l'entrata al tempio


il ponte dei sospiri di Shenzhen


lungolago


Lunedì
Giornata casalinga..ma non per questo meno proficua. Il Pat aveva voglia di nachos e dopo vari esperimenti con diversi tipi di farina di mais (tra le quali anche la nostra farina da polenta, portata dal Ticino) e provare se era meglio friggerli nel olio o la cottura al forno...ecco il rislutato finale (per la cronaca, tentativo n. 9)!

che bontà!

15 settembre 2008

Mid Autumn Festival


Il nostro cortile addobbato a festa




Più popolarmente conosciuta come Festa della luna. E' una delle festività cinesi più importanti e cade il 15esimo giorno dell'8. mese lunare, quest'anno era ieri, domenica 14.09. E' la festa delle famiglie, degli innamorati e delle lanterne. Chi ha la famiglia distante fa di tutto per riunirla, per far si che si possa guardare alla luna assieme, mentre che gli innamorati si promettono amore eterno, con la luna a far da testimone e porta fortuna. Di solito questa è la data più richiesta per i matrimoni, ma quest'anno c'è stato l'abbinamento 08.08.08 a far concorrenza (l'8 è il numero porta fortuna in Cina).

Mentre si guarda alla luna che, in questa particolare data pare rigeneri, si mangiano i mooncake o dolce della luna. Sono dolcetti tipici esistenti in diverse varianti e ricette. Nella maniera più tradizionale vuole che siano fatti con semi di loto e ripieni con tuorlo salato di anatra. Noi abbiamo provato la versione al the verde...con un ripieno nero che, dopo attente ricerche in internet, pare sia fatto con fagioli neri. La forma del dolce è comunque sempre arrotondata come la luna piena, ma anche perchè ricongiungimento e rotondo in cinese hanno lo stesso suono e cioè "yuan".


Il nostro mooncake






Sulla nascita di questa festa, ho trovato diverse leggende, vi citerò le 2 più famose.

La più poetica narra che nel 2000 a.c. un giorno sorsero 10 soli. La popolazione iniziò a soffrire per il troppo caldo e la siccità e l'imperatore Yao chiamò Hou Yi uno dei suoi più bravi e prodi arcieri e gli fece abbattere i 9 soli in eccesso. Come dono per aver salvato il mondo, la regina madre d'occidente gli diede la pozione dell'immortalità. La pozione venne però mangiata, per proteggerla da un ladro in assenza dell'arciere, dalla di lui moglie, Chang E che iniziò a volare andando a finire sulla luna, dove ne divenne la divinità. Tornato a casa ed accortosi dell'accaduto Hou Yi costruì un altare nel punto del loro giardino preferito da Chang E, dove mise del cibo come dono. Questo accadde, ovviamente, il 15esimo giorno dell'8. mese lunare. Da questa leggenda nascono anche lo Yin e lo Yang. Sembra che Huo Yi, in seguito, costruì un palazzo sul sole, per poter vedere la moglie almeno una volta al mese. Chang E e Hou Yi sono simboli, rispettivamente della luna e del sole, e quindi di yin e yang, negativo e positivo, buio e luce, femminile e maschile, ossia della dualità che governa l’universo.


La luna, ieri


L'altra leggenda vuole che per porre fine al dominio Mongolo, i Ming nel 1370 (circa) organizzarono la rivolta del popolo Han (cinese) ridotto in schiavitù, facendo l'annuncio tramite i mooncake. Chi dice nascondendovi un messaggio segreto all'interno, chi dice all'esterno. Bisogna sapere che l'usanza vuole che il mooncake venga tagliato in 4 parti, che corrispondono alle fasi lunari. I Ming fecero recapitare 4 dolcetti per famiglia, tagliando e ricomponendo i 16 pezzi, come pezzi di un mosaico, vi si leggeva la missiva dei Ming per il loro popolo. Il messaggio diceva che la rivoluzione avrebbe avuto inizio la notte del 15esimo giorno dell'8. mese lunare. Per simboleggiare il suo consenso, e come porta fortuna, il popolo avrebbe dovuto accendere delle lanterne fuori casa. Il popolo vinse e i Ming divennero una delle dinastie più importanti. E' per questo che viene anche chiamata la festa delle lanterne. Si dice che bisognerebbe accendere una lanterna per ogni desiderio che si vuole venga realizzato dalla dea della luna.


Lanterne in giro per la città


06 settembre 2008

Tipico cantiere

Di cantieri con nuovi palazzi in costruzione e altri in ristrutturazione è piena Shenzhen.

Di solito le grandi imprese, che hanno in gestione cantieri importanti (p. es alberghi di catene internazionali o shopping mall), usano impalcature in metallo, come da noi.

Ma le piccole? Loro utilizzano il buon vecchio bambù.



01 settembre 2008

Du iu spik inglish - part triii

A grande richiesta...ecco a voi la terza parte dedicata all'inglese strampalato (o troppo aulico?) usato in Cina. Ma bando alle ciance e iniziamo subito con questa chicca


Perchè noi siamo fashion

"Coolfashion need Cool taste, we like the
newtaste, we need he quality Here you"

Noi gli abbiamo creduto sulla parola e abbiamo acquistato i pistacchi apposta, perchè ci garantivano un gusto cool e nuovo..che a loro piace. Riservato esclusivamente a persone coolfashion.


Scusa, da quando?


"Country Pottery House Since r886"

L'errore, perchè spero si tratti d'errore di stampa, è presente su tutte e tre le preziose ceramiche.
Ma...un correttore di bozze, no? Ma è anche possibile che c'era e che non sapeva e/o capiva cosa dovesse esserci scritto e abbia, di conseguenza, sparato a caso.

Per chi verrà a trovarci, memorizzate fin da ora che nel barattolo con scritto coffee c'è lo zucchero, quello con tea, il sale e quello con la scritta sugar è utilizzato come porta mestoli.



Una caramella mou? nooo, meglio queste!

"Series high foodstuff choiceness raw material
Produced meticulous
Speciar materials"

Ma ci si potrà fidare a mangiare queste caramelle tipo "galactina", che sono fatte in materiale speciare e crudo? Inoltre, si fa fatica a distinguere la lettera a dalla o, perchè sono scritte quasi uguali!



La mia mente sulla tua

in alto a sinistra "Mind act upon mind"
in basso a destra "For soft and comfortable life you can really feel good"

Questa è la confezione delle salviettine facciali usate da noi a mo' di tovaglioli, che qui sono inesistenti.
Che dire, oltre ad essere fashion, ci teniamo anche ad avere una vita morbida e confortevole...non potevamo non prenderle! In effetti dopo averle utilzzate, ci sentivamo già bene!