12 dicembre 2008

Yangshuo - Il ritorno

Domenica, è ora di tornare. Alle 17.30 siamo in strada ad attendere il bus che ci porterà a Shenzhen. Il nostro agente ci chiama per dirci che il numero del bus datoci nel pomeriggio è cambiato e ci comunica il nuovo numero. Attendiamo, attendiamo... e, incredibile ma vero, arriva! [Mezzora in ritardo... NdPat]
Subito la gente (tipico di qua) fa a spintoni per salire per prima, come se il bus partisse senza di loro. Arriva il nostro turno di salire, diamo il nostro biglietto e ci viene rifiutato, una ragazza che parla due parole d'inglese ci traduce che il bus è pieno. Ma come?!? Chiamiamo l'agente di viaggio e gli passiamo quello che pare il responsabile sul bus, parlano tra di loro e poi ci spiega che il bus che doveva portare noi è rotto, che ci faranno salire comunque su quello pieno, che ci porterà in un altro posto (circa un'ora di strada) dove saliremo su un nuovo bus. [Cominciamo bene... NdPat]

Siamo circa una ventina nella stessa situazione e ci sediamo ovunque (per terra nei corridoi, sui gradini, ecc.). Ma non partiamo perché... nel frattempo è arrivata la polizia! E' illegale viaggiare così (ma dai?:-)), quindi inizia la discussione, vengono addirittura ritirati i documenti ai due "capi" del bus e alla fine niente da fare, non si parte (probabilmente non si sono accordati sulla cifra della mazzetta), tutti giù. La ragazza che parla due parole d'inglese ci spiega che faranno arrivare lì il nuovo bus. A questo punto decidono di dividere i passeggeri, chi va a Dongguan su uno e chi va a Shenzhen sul bus in arrivo, così si va diretti e si recupera il tempo perso. La ragazza che parla inglese va a Dongguan, ma prima di partire ci mette sotto l'ala protettrice di un'altra ragazza che parla però solo mandarino, ci intendiamo un po' a gesti e un po' con quel poco di mandarino che sappiamo (che ridere!). Con 2 ore di ritardo sull'orario prestabilito, il nostro bus arriva e possiamo partire!

l'attesa

Partiamo, ma dopo 5 minuti d'orologio siamo già fermi e dal finestrino vediamo passare l'autista e il suo vice con pezzi di ricambio... mmm... devono averci comunque rifilato il bus rotto. 10 minuti dopo ripartiamo, ma continueremo ad andare a tappe "tecniche" per varie ore. Fermata in mezzo al nulla per fare i bisogni (fermata a richiesta perchè sul bus non c'è il wc) in un gabinetto pubblico dove ho fatto finta di non vedere, sentire e odorare, dopo di che un'ultima deviazione nel cuore della notte in un paesino dove c'è un'officina, nella quale ci viene cambiata la cinghia. [Finalmente! Comunque in questi casi si può notare l'efficienza dei cinesi. Probabilmente era circa la una di notte, ma l'officina era ancora aperta!-NdPat]
Da lì via diretti fino a Shenzhen.

Le cuccette non sono male (per me che sono piccola e portatile) ma io non riesco a chiuder occhio. La condizione delle strade è così pessima, ma così pessima, che secondo me buona parte del tragitto l'abbiamo fatto su strade sterrate. Il Pat, beato lui, mi dirà invece che ha dormito comunque. [Se c'è da dormire, io dormo! :-) NdPat]


Le cuccette del bus

E dopo una notte turbolenta passata in viaggio, ecco comparire all'orizzonte la nostra cara Shenzhen... [con sole 4 ore di ritardo! NdPat]
Il treno era decisamente meglio...

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